Storico italiano. Nacque da famiglia di recente nobiltà e fu messo al
bando nel 1559 dalla sua città natale per le accuse contro l'antica
aristocrazia genovese contenute nella sua opera
Delle cose della Repubblica
di Genova. Fu poi al servizio di Emanuele Filiberto di Savoia e dei
cardinali Ippolito e Luigi D'Este, finché, revocato il bando, poté
tornare in patria ed assumere l'incarico di storiografo ufficiale della
Repubblica, per cui scrisse i dodici libri delle
Historiae genuensium
(Genova 1518 circa - Roma 1581).